Un lungo anello sulle montagne del Matese

Il monte Miletto e la Gallinola


Camminata molto interessante che consente di salire sulle due maggiori elevazioni del Miletto e La Gallinola con partenza ed arrivo alla stazione montana di Campitello Matese. L’arrivo al primo mattino al complesso turistico di Campitello è stata una sorpresa molto positiva, anticipata dagli ultimi chilometri di strada che si snoda in salita tra numerosi tornanti in un ambiente che allieta la vista; sarà forse per il verde intenso dei prati che tappezzano quasi ovunque e da cui emergono le sole rocce sommitali dell’anfiteatro glaciale del Miletto ma in questa stagione quasi non si notano le installazioni sciistiche presenti in quest’angolo di montagna. Partendo dal grande piazzale di sosta, in cui questa mattina sono l’unico a lasciare l’auto, si possono opzionare varie vie di salita in funzione di quanto tempo si vuole effettivamente impiegare per guadagnare i 2050 metri di quota della vetta; poiché ho in animo di descrivere un giro piuttosto lungo che comprenderà anche La Gallinola decido di tagliar corto per una traiettoria più diretta imboccando una pista proprio al termine dello spiazzo asfaltato e che punta verso la sella alla sinistra della cima dove campeggia la stazione di arrivo di una seggiovia. Pur se con discreta pendenza la salita è tutto sommato agevole e si apre da subito una bella visuale sull’ampio circolo glaciale che si sviluppa a nord-est della vetta del Miletto descrivendo un semicerchio che incombe sulla valle sottostante con numerosi ed imponenti torrioni e vasti brecciai; la croce di vetta è ben presto identificabile ed invita ad intensificare il passo per portarsi sulla dorsale sommitale in corrispondenza della grossa costruzione di arrivo che avevo puntato fin dall’inizio della salita: in tutto questo si attraversa un bell’ambiente con ampi panorami verso il Mare Adriatico e prati sempre più ricchi di fioriture di ogni genere e colore a mano a mano che si prende quota. Una volta giunti alla stazione a monte della seggiovia si notano i primi segnavia del sentiero che di lì conduce alla croce di vetta con numerose svolte ed un ottimo punto di vista sul circolo glaciale che essendo oramai più vicino si apprezza in tutta la sua grandiosità. Con l’arrivo in vetta la vista si amplia in ogni direzione e spazia a grandissima distanza visto che attorno non ci sono altre elevazioni; più in basso è la piana dove si trova il Lago del Matese di un bel colore azzurro scuro che risalta dal mare di verde circostante mentre a distanza si apprezza la mole de La Gallinola che vista da qui appare imponente .. insomma dalla cima del Monte Miletto si presenta un panorama davvero avvincente!! Una volta sulla vetta si intuisce il percorso da seguire per andare a visitare la seconda più alta quota dei Monti del Matese: un lungo tratto privo di un vero e proprio sentiero (se non qualche rada traccia) attraverso pascoli e dorsali secondarie fino ad arrivare all’imbocco della vallata compresa tra il Monte Crocetta e La Gallinola da cui poi prenderà avvio l’ascesa alla cresta sommitale di quest’ultima. Non vi sono comunque difficoltà di sorta, nemmeno di orientamento visto che la meta rimane sempre ben visibile durante tutta la marcia di avvicinamento. Lascio alle spalle la cima del Miletto scendendo per il ripido versante sud fino a raggiungere la lunga nervatura che con qualche sali e scendi unisce alla base le due montagne: questo è un tratto di cammino molto piacevole per prati verdissimi e carichi di fioriture, qua e là animali al pascolo ed un paio di laghetti tondi piccoli piccoli. Particolare è anche la porzione di territorio alla destra del cammino, costellato di tante piccole alture alternate ad altrettante conche verdissime che sottraggono il lago temporaneamente alla vista. Una piccola curiosità: mantenendosi sul crinale si percorre per un tratto il confine geografico tra il Molise e la Campania. Nell’avvicinamento alla base de La Gallinola si supera una piccola altura a forma di cono (Colle del Monaco) per poi scendere fino a quota 1.600 circa, si aggira una conca con piccolo laghetto meta di mandrie e si entra nella valle compresa tra il Monte Crocetta (sulla destra) e La Gallinona dove proprio all’inizio si comincia a seguire una traccia di sentiero che si addentra in un ambiente sempre più solitario per circa un chilometro, per poi perdersi definitivamente attorno ai 1.700 metri di quota. A questo punto bisogna riprendere fiato ed affrontare di getto un ultimo strappo di ripida salita per raggiungere la cresta sommitale che si può puntare liberamente non essendoci (credo) tracce di sentieri ufficiali da poter seguire; comunque a parte un poco di fatica non ci sono difficoltà e così finalmente si rimonta il crinale mentre di nuovo si apre la visuale sul Lago del Matese, questa volta osservato da un’altra e forse più bella angolazione. Nella parte sommitale la cresta diventa panoramica e piacevole poiché si mantiene praticamente in piano per un buon tratto e da lassù si gode un punto di vista notevole sulla parte del massiccio occupata dal Monte Miletto. Anche per la discesa sul versante opposto a quello di salita non ho individuato un sentiero e quindi mi sono avviato verso valle (direzione nord) attraverso qualche avvallamento dal fondo un pò sconnesso fino a trovare un varco lungo il crinale con una pendenza fattibile e così lungo un canalone ho guadagnato pian piano l’ampio pianoro che si distende ai piedi del versante settentrionale di questa bella montagna. E proprio percorrendo il vasto altopiano in direzione di Campitello Matese si può apprezzare La Gallinola che da questo versante mostra il suo lato più impervio con imponenti torrioni rocciosi. Arrivati finalmente in piano si procede a lungo in direzione ovest fino a giungere nei pressi della strada provinciale che porta alla stazione montana di Campitello che ho costeggiato per un breve tratto imboccando poi una strada di servizio fino ad affacciarmi sul prato di Campitello all’altezza di una grande vasca per la raccolta dell’acqua usata per produrre la neve artificiale; ormai il punto di arrivo è vicino, non resta infatti che percorrere un chilometro circa di strada sterrata che attraversa il pianoro in diagonale fino a raggiungere il grande parcheggio e concludere così un lungo, bellissimo giro in questo angolo d’Appennino. L’escursione qui descritta si sviluppa per circa 17 chilometri quasi completamente in assenza di sentieri tracciati ma comunque senza creare problemi di orientamento dal momento che la prima vetta, il Miletto, si osserva già alla partenza e poi, sempre dalla cima del Miletto si ha una visuale completa sul percorso da seguire fino a La Gallinola; da quest’ultima la discesa lungo il versane nord risulta a tratti scomoda perché su terreno scosceso e sassoso, gli ultimi chilometri sono infine attraverso due vasti altopiani. Complessivamente si coprono un pò più di mille metri di salita.